mercoledì 22 febbraio 2017

Carnevale

Anche quest’anno fervono nel nostro paese i preparativi per il Carnevale.
Questa sarà per Montevago la XXIX edizione di un evento che ci coinvolge tutti, grandi e piccini.
Sicuramente ognuno di noi si sarà chiesto almeno una volta nella vita quali siano le origini del Carnevale. Ebbene, abbiamo fatto alcune ricerche sul web ed è stato sorprendente scoprire che i festeggiamenti carnascialeschi hanno un'origine molto lontana, probabilmente affondano le radici nelle feste religiose pagane, in cui le maschere avevano una vera e propria funzione apotropaica, quella di  allontanare gli spiriti maligni.
Una delle teorie più diffuse è quella che fa coincidere la nascita del Carnevale con le usanze degli Antichi Romani.  A Roma, infatti, durante i festeggiamenti dei Saturnali, feste popolari celebrate in onore del dio Saturno, vi erano lauti banchetti a cui prendevano parte tutti, sia nobili che poveri. Vi era un vero e proprio rovesciamento delle classi sociali, grazie anche alle maschere che impedivano il riconoscimento delle persone, che quindi si lasciavano andare a qualsiasi genere di sfrenatezza. Da qui il detto latino “Semel in anno licet insanire”, cioè una volta all’anno è lecito impazzire!
Naturalmente, con l’avvento del Cristianesimo, questi riti persero il carattere magico-rituale e tutti gli eccessi furono proibiti,  rimasero semplicemente come forme di divertimento popolare, sopravvivendo fino al Medioevo dove il  culmine della festa veniva raggiunto con il rogo di un fantoccio che rappresentava i mali dell’anno appena trascorso.
É interessante notare come ogni antica tradizione continui a vivere nel  presente, anche se spesso il vecchio significato non emerge subito ma solo ad uno sguardo più attento. Il rogo è ancora presente nel Carnevale Siciliano: ogni Martedì Grasso il nostro caro “Peppe Nappa” (maschera siciliana della commedia dell’arte) viene messo al rogo a Sciacca ed in altri paesi dell’agrigentino, mentre a Termini Imerese sarà “u Nannu” ad essere bruciato per purificare la comunità.
Il termine Carnevale ha origini medievali, deriva probabilmente dal latino carnem levare ovvero “togliere la carne”, riferendosi al banchetto che si teneva il martedì grasso, e contemporaneamente all’inizio del periodo di Quaresima, tempo di digiuno e purificazione per i credenti in attesa della Pasqua.
Il Rinascimento permette al Carnevale di entrare all’interno delle corti europee, con feste sfarzose e raffinate. Particolarmente famose erano le mascherate su carri, chiamate “trionfi”, accompagnate dai canti carnascialeschi, organizzate a Firenze da Lorenzo de’ Medici.
Nel 1600 il Carnevale si rinnova grazie alla Commedia dell’Arte, dove le  maschere e i costumi rappresentavano un determinato carattere ed un “tipo” di personaggio: Arlecchino-servitore, Pantalone-padrone, Balanzone-sapiente fanfarone. Questi personaggi ereditavano dal Carnevale il gusto per lo scherzo, il travestimento e la battuta, mentre il Carnevale, a sua volta, assorbiva i loro costumi tipici.
Il Carnevale, oggi, è forse la festa più divertente dell’anno, apprezzata da tutti coloro che desiderano abbandonare il consueto ordine per festeggiare giocosamente il “caos”.
Perdendo nel tempo il suo carattere prettamente sacro, resta una festa molto sentita in Italia e nel mondo. Festeggiamenti, carri allegorico-grotteschi, infiorati o satirici, maschere, coriandoli e stelle filanti, sono elementi costanti di un Carnevale che si rispetti, così come lo è la presenza dei dolci tipici di questo periodo (chiacchiere, frittelle,etc).

Qui a Montevago siamo quasi pronti per questa maratona di quattro giorni che ci vedrà impegnatissimi a portare l’allegria per le nostre strade, tra musica, colori, maschere, coriandoli  e carri allegorici. Siete tutti invitati a divertirvi assieme a noi!

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